LE LEGGI DELL’ECOLOGIA

La prima legge dell'ecologia:

ogni cosa è connessa con qualsiasi altra.

Un sistema naturale è stabile quando è capace di ristabilire da solo il suo equilibrio; una piccola perturbazione in una sua parte può avere ampi effetti, a distanza e nei tempi lunghi.

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La seconda legge dell'ecologia:

ogni cosa deve finire da qualche parte.

In natura non esiste lo "spreco" In ogni sistema naturale, ciò che viene eliminato da un organismo, come rifiuto viene utilizzato da un altro come cibo.

Niente scompare.

L'attuale crisi ambientale è dovuta in gran parte dal fatto che grosse quantità di materie prime sono state sottratte alla terra, trasformate in nuove forme e scaricate nell'ambiente creando accumuli di sostanze dannose.

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La terza legge dell'ecologia:

la natura è l'unica a sapere il fatto suo.

Ogni cambiamento dì un certo peso operato dall'uomo nel sistema naturale ha tutte le probabilità di risultare dannoso per il sistema. Dovremmo avere la prudenza di considerare ogni nuovo prodotto chimico artificiale non esistente in natura, che abbia una forte azione su un determinato organismo, come potenzialmente pericoloso per altre forme di vita. Invece ci siamo infarciti di detersivi insetticidi, erbicidi (diserbanti) con risultati catastrofici.

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La quarta legge dell'ecologia:

Non si distribuiscono pasti gratuiti.

Non c'è guadagno che possa essere ottenuto senza un certo costo. Questa quarta legge non fa che riassumere le precedenti : tutto è legato, niente può essere guadagnato o perduto, ogni cosa che l'uomo sottrae a questo sistema deve essere restituita. Non si può evitare il pagamento di questo prezzo: lo si può solo rimandare nel tempo.

LIBERAMENTE TRATTO DAL LIBRO Di BARRY COMMONER

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